venerdì 29 maggio 2009

Chi è l'eversivo?

Oggi l'Imperator si è lanciato nelle consuete accuse contro la magistratura. L'ha definita eversiva perchè vuole sovvertire il voto popolare. A questo punto però, secondo me, è doveroso fare alcune precisazione che probabilmente saranno state fatte altre 300 volte in questi mesi e in questi anni, ma evidentemente bisogna continuare a ripetere ancora.
Prima di tutto credo che essere accusati di essere eversivi da parte di un piduista, ospite (nel senso che ospitò) di mafiosi, datore di lavoro di persone corrotte e vicine alla mafia, protetto da politici a loro volta corrotti e latitanti sia quantomeno singolare. Mettiamo pure che le condanne di Craxi, Dell'Utri e Previti siano dovute solamente al fatto che tutti i giudici siano comunisti, rimane comunque il fatto che Berlusconi sia stati iscritto a un'associazione segreta ed eversiva come la P2 e che abbia ospitato un personaggio come Mangano, anch'egli facente parte di un'associazione eversiva come Cosa nostra. Dunque Berlusconi è proprio l'ultimo che può andare ad accusare la gente di voler sovvertire la volontà popolare.
Poi bisogna domandarsi, ma è vero che i giudici milanesi hanno condannato Mills usando esclusivamente la fantasia? Francamente penso di no, per diversi motivi. Il primo è che non credo a una parola di ciò che dice Berlusconi, ma questo è ovvio. Poi bisogna sottolineare la fretta e la furia che ebbe il governo la scorsa estate, quando approvò immediatamente il lodo Alfano. Inoltre credo che i giudici siano molto più seri di quanto non sia Berlusconi e di quanto egli stesso non dica di loro. Infine credo che basti informarsi un pò su questo processo e su come è nato per capire che non è proprio tutta fantasia quella dei giudici milanesi.
Altro argomento che mi viene in mente è che ciò che dice Berlusconi è molto pericoloso. Dalle sue parole pare di capire che egli si ritenga al di sopra (dunque al di fuori) della legge in quanto amato dal popolo. Ciò significa forse che i potenti è giusto che infrangano la legge (tra l'altro scritta e approvata da loro)? Ciò significa che, se una persona qualsiasi, dovesse avere il voto del popolo sia anche legittimata a non rispettare la legge? Questo ragionamento è quanto di più pericoloso ci sia, è il preludio non solo alla dittatura e al totalitarismo, ma anche alla dittatura feroce, nella quale l'unica legge è la volontà dell'Imperator ed è giusto solamente ciò che vuole e che pensa lui. Io invece sono fermamente convinto che gli eletti dal popolo, i governanti e i giudici debbano rispettare la legge come e di più di un qualsiasi altro cittadino. Penso che una persona che esercita un potere dello stato, una persona che gestisce la cosa pubblica debba essere trasparente al massimo, penso che non possa in alcun modo permettersi di infrangere la legge. Altrimenti, e l'Italia ne è la prova, l'avrebbero vinta i furbi, i disonesti, i criminali, che resterebbero sempre impuniti, con danni gravi alla coesione sociale, all'economia, alla democrazia.
Infine credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere che Berlusconi si è candidato dopo essere stato messo sotto processo per aver corrotto l'avvocato Mills, dunque non è che la magistratura vuole sovvertire un qualche voto popolare, semmai è lui che, in barba a qualsiasi decenza (in Italia comunque inesistente) si è proposto a guidare il paese. Gli italiani lo hanno votato certo, ma chi gli ha spiegato che mandare al governo uno così significa proteggere i vari Tanzi, i vari Cragnotti e dunque alimentare, nel nostro piccolo, la crisi mondiale, che deriva proprio da grandi personaggi disonesti dell'economia e della finanza?
Mi chiedo se gli italiani lo voterebbero ancora sapendo che, eliminando la corruzione di cui Berlusconi si fa protettore, potremmo recuperare quasi 300 miliardi di euro tra tasse in meno da pagare e servizi migliori derivanti da meno sprechi e meno burocrazia.

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