Nei giorni scorsi vi avevamo annunciato la decisione dell'associazione Articolo21 di promuovere una serie di iniziative, in sede internazionale e nazionale, per denunciare l'ulteriore degenerazione del conflitto di interessi in Italia. Ci riferiamo in particolare alla riunione che si è svolta nella casa del proprietario di Mediaset per decidere i futuri assetti della concorrenza. Tale riunione non solo non è stata negata da Silvio Berlusconi, ma anzi è stata apertamente rivendicata, come stanno a testimoniare le dichiarazioni dei protagonisti, le centinaia di lanci d'agenzia, le decine e decine di articoli pubblicati da tutti i quotidiani italiani.
Per queste ragioni l'assemblea di Articolo21 che si è svolta ieri sera a Roma ha deciso di aderire all'esposto già presentato al Consiglio d'Europa da Lucio Manisco, da Giuseppe Di Lello e da Alessandro Cislin.
Contestualmente l'associazione, d'intesa con la CGIL ed il Comitato della libertà d'informazione ha annunciato che il prossimo 11 maggio a Roma si svolgerà una grande iniziativa per la difesa dei valori racchiusi nell'Art.21 della Costituzione. L'iniziativa sarà caratterizzata dalle due relazioni introduttive affidate al presidente Emerito Oscar Luigi Scalfaro e al presidente dei costituzionalisti italiani professor Alessandro Pace. Il comitato dei giuristi aderenti all'associazione ha infine predisposto un esposto da presentare all'autorità antitrust e all'autorità di garanzia delle telecomunicazioni. Vi proponiamo il testo della lettera e vi chiediamo di sottoscriverla perché vorremmo che questo diventasse un vero e proprio esposto collettivo sottoscritto da quanti non intendono rassegnarsi alla sub-cultura della illegalità e della colpevole indifferenza.
All'Autorità garante della concorrenza e del mercato
p.c. All'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Da notizie stampa e dalle stesse dichiarazioni pubbliche dell'interessato è emerso un intervento diretto del Presidente del Consiglio nel procedimento di nomina dei dirigenti delle testate e delle reti della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
Il Presidente del Consiglio tuttavia è proprietario della principale azienda concorrente della RAI e ciò determina una palese situazione di conflitto di interessi rilevante ai sensi degli artt. 3 e 4 della legge n. 215/2004.
Tale circostanza, fermi restando ulteriori profili di responsabilità, deve quindi essere accertata e sanzionata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha l'obbligo di legge di aprire immediatamente il relativo procedimento.
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, cui la presente denuncia è inviata per conoscenza, ha d'altra parte il compito di vigilare sulla correttezza e sull'equilibrio dell'informazione radiotelevisiva, compito reso più stringente non solo dall'attuale regime di par condicio ma anche dalla suddetta situazione di conflitto.
Ciò premesso, i sottoscritti chiedono all'Autorità garante della concorrenza e del mercato di adottare in ordine a quanto rappresentato tutti gli atti previsti dalla legge n. 215/2004, procedendo con urgenza ai necessari atti di accertamento.
Chiedono inoltre, ai fini dell'esercizio dei loro diritti di partecipazione, di essere avvisati dell'avvio del procedimento e di essere sentiti personalmente.
Federico Orlando presidente
Giuseppe Giulietti portavoce
Tommaso Fulfaro segretario
Vi invitiamo ad aderire a questo esposto ed anche a farlo circolare ovunque sia possibile per raccogliere il più alto numero di adesioni. Ci fa piacere, infine dare atto alla FNSI, al suo presidente Roberto Natale, al suo segretario Franco Siddi e al segretario dell'Usigrai Carlo Verna di avere immediatamente posto la questione all'attenzione della Federazione internazionale dei giornalisti (dove l'Italia è rappresentata da Paolo Serventi Longhi), affinché sia immediatamente sollevata in tutte le sedi istituzionali.
Giuseppe Giulietti
(23 aprile 2009)
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