giovedì 23 aprile 2009

Tagliamo quelle radici

Oggi nel programma condotta da Corrado Augias l’ospite era monsignor Rino Fisichella, uno dei più reazionari, dei più intolleranti, dei più integralisti membri della curia romana di papa Benedetto XVI (Benito XVI, come direbbe Odifreddi). Non posso negare che le tesi che ha esposto mi fanno paura. Sono veramente convinto che se c’è un pericolo per l’Italia e per il mondo questo sia proprio la Chiesa fondamentalista (esattamente come tutte le altre religioni fondamentaliste). Ciò chiaramente non ha nulla a che vedere coi cristiani normali, con la cosiddetta base, normalmente tollerante, spesso indifferente ai totalitarismi del Vaticano. Ma forse sbagliano anche loro a essere così indifferenti, dato che Fisichella non è l’unico a pensarla così, anzi. Ci sono molti, troppi personaggi simili a lui.
Persone che vorrebbero che l’Europa scrivesse la sua Costituzione basandosi su non meglio specificate “radici cristiani”, le quali hanno (secondo loro) contribuito a forgiare i valori europei odierni.
Ma siamo sicuri che la Chiesa e il cristianesimo siano del tutto positivi per l’umanità, siamo certi che essi siano, tutto sommato, un’istituzione da proteggere, una religione migliore delle altre? Siamo sicuri che le recentissime prese di distanza dal passato siano reali e sentite? Siamo sicuri che la Chiesa non l’abbia fatto per proteggersi e per migliorare la propria immagine?
Probabilmente la maggior parte di quelle persone che, nonostante non gliene freghi nulla della Chiesa o di Gesù continua a battezzare i figli, sposarsi in chiesa, mandare al catechismo i bambini e inculcare loro la cosidetta cultura cristiana non sa in realtà cosa essa sia. Forse non sa che la Chiesa ha sempre protetto e giustificato la schiavitù, ha come valore fondamentale la sottomissione acritica a un capo, a un padrone, ha sempre considerato le donne come proprietà del maschio, ha fatto e fa tutt’oggi sfoggio di un’intolleranza nei confronti dei diversi degna dei peggiori nazisti. Forse non sanno che la Chiesa e il Vangelo prevedono sempre il perdono, anche per i peggiori criminali, anche per Hitler e Riina per intenderci, mentre, dall’altra parte, prevedono condanne eterne e dolorosissime nei confronti di coloro che non sono d’accordo con i dogmi della Chiesa, con coloro che non credono, che non sono cristiani, in pratica di coloro che la pensano diversamente. Ma non solo con l’astrazione dell’inferno e con minacce esoteriche di questo tipo, bensì anche con la pena di morte. Non sono molti anni che il Vaticano l’ha abolita e ancora oggi il catechismo prevede la possibilità di sopprimere coloro che ostacolano la Chiesa e per i quali non si trovino soluzioni meno cruente. Notate differenze coi tanto demonizzati musulmani?
Vogliamo poi parlare dell’oscurantismo scientifico che ci ha “regalato” 1000 e più anni di medioevo, un’era non certo tra le più floride e felici della storia umana. Vogliamo dire che il sogno della Chiesa (e l’unico modo in cui essa intende il governo di una società) è quello dell’assolutismo, del totalitarismo e dell’autoritarismo tipico delle dittatura (meglio se di destra)? Vogliamo dire che non è solo un caso e non dipende solo dagli indubbi vantaggi finanziari se il Vaticano ha sempre protetto i peggiori dittatori del ‘900?
Certo, loro si vantano di tutte le loro opere di carità. Ma è carità o sono operazioni pubblicitarie? I loro missionari vanno veramente in Africa per salvare la gente? Alcuni si, sicuramente, alcuni sono davvero brave persone ma spesso poi finiscono ai margini della Chiesa che talvolta li esclude dal sacerdozio. La Chiesa ufficiale infatti è li solo per poter iscrivere altra gente al loro club. Per battezzare i moribondi. Essi sono sempre stati sostenitori della teoria secondo la quale il dolore fisico non è un problema (neanche se viene da curabilissime ed evitabilissime malattie) ma una benedizione di dio, dimostrando un’insensibilità e una irresponsabilità senza paragoni. Loro intendono curare prima le anime (sempre che esistano) rispetto al corpo. Dunque meglio un morto convertito che un sano non cristiano. Vogliamo dire che per loro bisogna accettare passivamente le cose dannose, malvagie?
Vogliamo poi parlare di tutte le guerre da loro causate o sostenute? Vogliamo parlare della sessuofobia repressa, del fatto che sono apertamente illiberali e antidemocratici, del fatto che pretendono assoluto rispetto per il loro stato e la loro religione e poi si permettono di dettare il cammino politico agli altri paesi, soprattutto l’Italia, giustificando questo fatto con le cosidette “scritture”? Vogliamo condannare si o no quest’arroganza, questo totalitarismo inaccettabile?
Ecco cosa ci aspetta se dovesse vedere la luce lo stato etico che vogliono la CEI, Fisichella e Benito XVI. Ecco cos’è dunque il loro fondamentalismo cristiano.
Che poi su cosa si basano tutti questi bei valori che loro da due millenni si vantano (pure!) di portare in giro per il mondo? Si basano sulla falsità della croce, simbolo nato secoli dopo la nascita dei cristiani, forse anche perché 2000 anni fa le croci non esistevano nemmeno. Si basano su un personaggio che oggi definiremmo un truffatore, un santone, un pericoloso individuo che va in giro a turlupinare gli ingenui e che nella mitologia cristiana è perfino diventato “santo”. Sto parlando chiaramente di Paolo, il quale, senza nemmeno aver letto i vangeli (o perché ancora non c’erano o perché non sapeva che ci fossero, o perché non gliene fregava nulla) andava i giro a raccontare favole terribili ai popoli suscettibili e superstiziosi. Del resto è sua tutta l’invenzione del sacrificio di dio, che poi non è altro che la ripresa dell’usanza del sacrificio umano per dio. Poi sostengono pure di essere innovativi e invece. Poi il cristianesimo, e questo è meraviglioso, si basa su un personaggio che non si sa bene se sia esistito o meno, se fosse una sola persona o più di una, se derivi o meno da altri dei o eroi mitologici dell’antichità. Del resto è un fatto acclarato che i cristiani abbiano rubato nomi, feste, tradizioni, simbolismi alle religioni antiche per avere successo. Una sorta di plagio, di truffa universale, cattolico come si dice. Così si spiega anche la loro passione per Berlusconi. Un personaggio Gesù che comunque segue una pletora di altre invenzioni e contraddizioni contenute nella bibbia (leggasi libretto di miti e leggende) che dovrebbe essere la parola di dio (un dio indeciso, bugiardo o con poca memoria a quanto pare). Un dio, quello biblico, di cui non si possono tacere le pulizie etniche, le violenze gratuite, la mostruosità di quel dio che, anche se esitesse, mi guarderei bene dall’adorare.

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