martedì 25 agosto 2009

Recensioni: E=m2 - David Bodanis

Ebbene sì, anche le equazioni hanno una biografia. David Bodanis ha avuto l’idea di “raccontare” il percorso conoscitivo che ha portato Albert Einstein a mettere in relazione la trasformazione della massa in Energia con la velocità della luce. Molti infatti sanno che che l’Energia è uguale alla massa per la velocità della luce al quadrato, ma pochi conoscono il reale significato e le conseguenze dell’equazione che ha cambiato il mondo.

“Supponete di essere in grado di creare un modellino di cristallo lucente, abbastanza piccolo da poter essere contenuto nel vostro pugno chiuso. Ora immaginate di aprire la mano e di veder nascere e risplendere l’intero universo. Newton fu il primo a riuscire in una simile impresa nel seicento, ideando una funzione sistematica completa del mondo che poteva essere descritta da un pugno di equazioni e che conteneva le regole per creare un mondo reale a partire dal modello. Einstein fu il secondo”.
L'autore divide in cinque parti il libro trattando l'equazione come un bambino immortale in crescita: da "La nascita" a "Fino alla fine dei tempi", passando per "I primi anni" e "La maturità". Egli inizia con un breve cenno all’arco di tempo in cui l’equazione venne concepita includendo la lettera di raccomandazione del padre di Albert Einstein per l’ormai famoso ufficio Brevetti di Berna. David Bodanis continua spiegando il significato di ciascuna lettera e di ciascun simbolo che compone E=mc2 attraverso la storia e i personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile dall’Energia all’elevazione al quadrato.
Viene poi ripreso, nella terza parte del saggio, l’entourage di Einstein, la situazione sociale ed i suoi pensieri rivolti alla formulazione della relatività ristretta (o speciale), di cui fa parte l’equazione, e, poi, alla molto più ampia visione della relatività generale. Dopo aver descritto la situazione europea sullo sviluppo dell’atomo ed i fondamentali contributi di scienziati come Enrico Fermi, si passa ad un’ampia parte storica sul ruolo di E=mc2 nella prima guerra mondiale e sulla costruzione della famigerata bomba atomica che venne poi lanciata nei cieli del Giappone.
L’ultima parte del libro è destinata a riempire le lacune di storia della scienza sui temi che si imparano a scuola come le esplosioni all’interno del sole e la formazione della terra…
David Bodanis è laureato in matematica teorica ed ha tenuto per molti anni un corso di Storia del Pensiero all’università di Oxford; ha avuto la geniale idea di scrivere una biografia su questa famosissima equazione ed è riuscito a sfatare il mito dell’impenetrabilità della teoria Einsteiniana nel nostro immaginario collettivo.
E’ un libro interessante e coinvolgente per com’è strutturato: chiarisce subito con il lettore i concetti principali e fondamentali che sono dietro all’equazione, simboleggiando il segno dell’uguale ad un tunnel in cui, da una parte e dall’altra, si trasformano l’energia e la massa, senza rinunciare poi a curiosità della scienza e della tecnologia rinascimentale e moderna; forse, l'ultimo capitolo "Un bramino alza gli occhi al cielo", tratta dei buchi neri in una maniera un pò frettolosa sconvolgendo il ritmo del libro. Dopo averlo letto, probabilmente, la parte più appassionante risulta essere l'epilogo "Il significato profondo dell'opera di Einstein" dedicato alla relatività generale e ai metodi sperimentali per la verifica della distorsione spazio-temporale. Si intende la vera causa della grande popolarità dello scienziato: se avesse solo formulato l'equazione (e la relatività ristretta) sarebbe noto ai fisici teorici e non al grande pubblico; con la relatività generale, però, l'equazione diventa solo una piccolissima parte di una teoria che ha profondamente modificato la nostra visione sull'Universo.

1 commento:

  1. Alla pagina 84
    Per velocità della luce è scritto:
    1078 miliardi di chilometri all'ora

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