venerdì 2 ottobre 2009

Anche Santoro può dire la sua

Domani c'è un'importante manifestazione in nome della libertà di stampa. Ieri c'è stata una trasmissione, AnnoZero, condotta da Michele Santoro, che ha fatto infuriare il padrone d'Italia, Sivlio Berlusconi. Premetto che non ho visto la trasmissione, ma questo non conta nulla, in quanto lo stesso Berlusconi e i giornali della sua area politica (Libero, il Giornale) si era scagliati preventivamente contro qualsiasi cosa fosse saltata fuori in quella trasmissione. Qualcuno direbbe che hanno la coda di paglia e qualche scheletro nell'armadio da nascondere a tutti.
Altri direbbero che, semplicemente, essi odiano nel loro profondo la voci contrarie alla loro. E il bello è che per difendere il loro tentativo di boicottare una trasmissione (anzi, più di una) sostengono che il servizio pubblico dev'essere di tutti e non solo di una parte.
Esatto, dev'essere aperto a tutti, non solo ai preferiti della destra. A me interessa poco questa questione delle puttane di Berlusconi, ritengo ci sia di peggio sul suo passato, ma è innegabile che sia interessante capire che gente frequenta (Tarantini), se sapeva che invitava a casa sua delle puttane e se aveva una pallida idea del fatto che esse potessero ricattarlo, magari registrando alcune conversazioni scottanti.
Tutto ciò però per la destra non conta assolutamente nulla. Secondo loro il servizio pubblico non deve e non può parlare male del governo (e per trasposizione non può e non deve parlare male dei politici).
Tutto questo scandalizzarsi e questo infuriarsi per "l'uso criminoso della tv pubblica" mi ha fatto venire in mente le polemiche che scatenò un'intervista di Maurizio Costanzo a Montanelli.
Qui di seguito riporto un articolo, intitolato "Anche Montanelli può dire la sua", apparso sul Corriere della Sera il 14 Aprile 1977, scritto probabilmente dall'allora direttore Piero Ottone (quello che cacciò Montanelli, per intenderci), ma che in quel caso fece un sunto secondo me perfettamente ripronibile oggi sulla libertà di stampa e di parola.
La parte più interessante chiaramente è l'ultima, al posto di Scalfari potete mettere Belpietro o Feltri (i cosiddetti liberaloni come direbbe Montanelli), al posto di Montanelli metteteci Santoro, per comodità, ma andrebbe bene anche D'Addario, de Magistris, Travaglio o qualunque altra volto comparso in questi anni ad AnnoZero che abbia suscitato le ire del Popolo dei Liberaloni.
Ecco l'articolo:
"Montanelli ha detto la sua: e allora? Allora, già si profila uno di quegli pseuoscandali che sembrano diventate le nostre predilette forme di intrattenimento provinciale. Una agenzia di stampa sostiene che, per aver lasciato parlare Montanelli, il conduttore della trasmissione Maurizio Costanzo si trovi 'in pericolo', che su di lui 'stanno per abbattersi i fulmini del Comintern e del Minculpop socialcomunista'. Il presidente della Rai-Tv, Paolo Grassi, smentisce secco: 'non abbiamo ricevuto alcuna protesta ufficiale nè ufficiosa, non abbiamo alcuna intenzione di modificare nè censurare la trasmissione'.
Eugenio Scalfari accusa la Tv perchè consente a Montanelli 'di trasformare il video in una tribuna per i suoi sfoghi personali senza che vi sia nessuno a contraddirlo: solista va bene, ma non sul video di cui tutti paghiamo le spese'.
Non siamo d'accordo con chi protesta. I tutti che pagano le spese del video comprendono anche Montanelli e quanti la pensano come lui".

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