mercoledì 24 giugno 2009

E il sogno golpista prosegue…

Postato il 24 giugno 2009 da Luca Rinaldi

Avevo affrontato sulle pagine di questo sito qualche tempo fa il tema P2, e come il governo, o meglio i governi, di oggi ne stiano attuando il piano sottotraccia. Oggi si affaccia, ovviamente sotto il silenzio della presunta informazione libera delle TV un’altra di queste strutture “segrete” ed eversive, la Gladio.
La Gladio fu istituita come organizzazione “stay behind” della NATO per evitare la presa di potere in Europa dell’universo delle sinistre, soprattutto in Italia, la Gladio avrebbe dovuto entrare in azione qual’ora il PCI avesse regolarmente vinto le elezioni col voto dei cittadini. Se questo si fosse verificate, la Gladio avrebbe dovuto procedere al golpe eversivo e rovesciare il potere, disattendendo il voto degli italiani.
La questione Gladio vedeva implicate le realtà dell’estrema destra italiana eversiva come Ordine Nuovo fino al governo democristiano-socialista del binomio Andreotti-Craxi, presenze di frange dei servizi segreti e la realizzazione delle peggiori stragi della storia repubblicana. Insomma la Gladio era il cane da guardia dell’ordine “pseudo-democratico” che andava instaurandosi, oggi saldamente affermato.
La strategia era quella della “tensione”, quella di un colpo di stato preventivo per impedire alle forze della sinistra di prendere il potere, il tutto di concerto con personalità come Cossiga e Andreotti. Nel 1990 Giulio Andreotti ammise dell’esistenza di questa organizzazione satellite clandestina. Molti di coloro che negli anni fecero molto per demolire la democrazia in Italia riuscirono a non farsi colpire dalla giustizia ed oggi chiedono giustizia e riconoscimenti.
Cosa seria? Allarmi eversivi buffoneschi? Forse fino a qualche tempo fa, oggi la situazione pare andare verso la legittimazione da parte del potere di queste associazioni Stay Behind e massonerie. Stiamo parlando del nuovo progetto di legge presentato dai senatori Cossiga (indipendente ex DC, Senatore a vita ed Ex Presidente della Repubblica) che ripresenta il disegno di legge a 19 anni dal primo tentativo, Bruno Alicata (PDL), Emerenzio Barbieri (PDL), Luigi Compagna (PDL), colui che consentì al giudice Carnevale, l’ammazza-sentenze dei processi antimafia di avere un posto in cassazione con una legge ad-hoc; Salvatore Cuffaro (UDC) condannato in primo grado a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici per favoreggiamento (a favore di esponenti di Cosa Nostra) ed è indagato per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra, per mezzo delle recenti testimonianze di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino; Luigi D’Ambrosio Lettieri (PDL); Renato Farina (PDL): giornalista per il quotidiano “Libero”, diretto da Vittorio Feltri, agente del SISMI fino al 1999 poi sospeso per un anno dal’Ordine dei giornalisti per aver diramato notizie false ai servizi segreti in cambio di denaro, in tempi più recenti ha poi patteggiato una pena di 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel corso dell’inchiesta sul sequestro Abu Omar.
Andando avanti nella lista dei promotori troviamo Lucio Malan, sempre del PDL, Giuseppe Francesco Maria Marinello (PDL), Luigi Ramponi (PDL), Maurizio Saia (PDL) e Giuseppe Valentino, archiviato nel corso di un processo per concorso esterno in ‘ndrangheta e indagato per favoreggiamento nei confronti di Stefano Ricucci sulle intercettazioni relative alle scalate bancarie del 2005.
Il disegno di legge prevede tre punti fondamentali: l’equiparazione del servizio svolto dai membri Gladio a quello svolto presso le Forze Armate e l’inserimento della Gladio nell’elenco delle regolari forze armate, in pratica il riconoscimento istituzionale di una polizia parallela che nulla ha a che vedere col contrasto al crimine ed alla criminalità organizzata. Infine l’istituzione di una onorificenza a tutti coloro che furono “gladiatori”. Una regolarizziazione di un corpo di golpisti alla stregua dei golpisti che furono nella P2.

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