il professor Alberto Marani, docente di matematica del liceo scientifico Righi di Cesena, è stato recentemente vittima di un provvedimento disciplinare molto severo. Tanta severità è poco consueta nel mondo scolastico, dunque deve essere successo qualcosa di molto grave. Lui stesso, nell’intervista che ci ha gentilmente concesso, ci racconta cosa ha combinato.
Prof. Marani, lei è stato sospeso per due mesi dalle sue funzioni e dallo stipendio. Che cosa ha combinato di così grave? Ci racconti com’è andata.
Ho inviato una lettera al Collegio Docenti sollecitando la programmazione (mai avvenuta finora) di una materia alternativa all’insegnamento della religione cattolica, presentando i risultati di una indagine da me svolta in tre delle mie classi, da cui è risultato che oltre l’88% la sceglierebbe se vienisse programmata. Inoltre, ho affisso, nei giorni del bombardamento di Gaza, 5 fogli stampati con la stampante della mia scuola riproducenti vignette del bambino palestinese Handala.
Chi ha preso il provvedimento di sospensione?
Il provvedimento è stato preso dal Dirigente Scolastico Provinciale di Forlì-Cesena
Perché pensa che siano stati presi provvedimenti così severi, e come ha fatto a scatenare tutto questo putiferio?
E’ un attacco antisindacale (sono referente dei COBAS Scuola).
Com’è stata presa la sua sospensione dal corpo docente? e le sue classi come hanno reagito?
Docenti e alunni sono increduli, sconvolti e disgustati.
Perché ha affisso nella bacheca scolastica le immagini di un bambino palestinese? Alla luce dei fatti lei pensa che sia un comportamento censurabile?
Ho inteso sollecitare tutti nella scuola sulla gravità della catastrofe umanitaria che si consumava a Gaza in quei giorni. Messaggi di questo genere sono normali in tutte le scuole.
Come si sente in questo momento?
Mi dispiace molto di essere allontanato dalle mie classi negli ultimi 15 giorni di scuola, con i problemi che ne derivano per loro.
Cosa pensa di fare contro questo provvedimento?
Contro il provvedimento sto facendo ricorso al Giudice del lavoro. Però la sospensione è già esecutiva, e i danni non si recuperano.
Una volta tornato nella scuola, come si sente di comportarsi di fronte alle questioni che hanno suscitato così tanto scalpore?
Tornando a scuola mi comporterò come sempre. Svlgerò la mia professione con la diligenza e la passione che ho sempre avuto.
Svolgerò anche il mio ruolo di referente sindacale, denunciando ogni abuso dovessi trovarmi di fronte, come ho sempre fatto.
mercoledì 10 giugno 2009
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