La responsabilità è uno dei temi fondamentali (secondo me) su cui fondare la nuova sinistra liberale. Ma cos’è la responsabilità? Innanzitutto dev’essere la responsabilità di una parte politica. Un partito o un progetto politico è responsabile quando non guarda agli interessi esclusivi di una parte, per quanto numerosa, ma quando lavora per il bene della società nel suo complesso.
Una politica responsabile è una politica fatta di proposte che guardano non a domani, ma a dopodomani (pur coscienti che già migliorare l’oggi sarebbe un bel risultato). Ma perché guardare ad un futuro così lontano se c’è da migliorare il presente? Semplice, perché il più delle volte le riforme fatte per porre rimedio a un problema di oggi, ma senza guardare o pensare a cosa potrebbe provocare domani, finiscono per fallire o per causare problemi ancor più gravi. Una politica di lungo respiro invece favorirebbe una stabilizzazione della società, cui basterebbero poi piccole riforme per restare all’avanguardia.
Chiaramente per una politica di questo genere servono persone “illuminate”, ma soprattutto responsabili. Appunto.
Responsabilità vuol dire anche essere coscienti del ruolo che si ricopre. Un politico infatti dovrebbe essere onorato di poter rappresentare il suo paese nel parlamento o in altre istituzioni. Questo ruolo però non può essere, come vorrebbero certi politici, essere caratterizzato solamente da onori e non da rinunce e da sacrificio. Anzi, più di ogni altro ruolo quello del politico presente nelle istituzioni deve essere caratterizzato da rinunce (come ad esempio la rinuncia della privacy totale in favore della trasparenza necessaria per giudicare la vita di un uomo politico) e da sacrifici (come quello di lavorare per la patria e non per i propri interessi o per quelli di amici i familiari). Questa è responsabilità. Umiltà e chiarezza.
In questi giorni ad esempio si sta facendo la conta di coloro che, pur presenti in parlamento, sono andati a concorrere per la carica di Sindaco di qualche comune in giro per l’Italia. Questo tipo di doppio (a volte pure triplo) incarico non può essere accettato. La politica non è il tennis, dove si prova a raccogliere più titoli possibili. La politica è un impegno e va preso seriamente. O una cosa o l’altra, altrimenti si tradisce la fiducia e la buonafede del cittadino. Questa è responsabilità.
Responsabilità poi è anche responsabilizzare i cittadini. Non come chi sostiene che ognuno è responsabile di tutto ciò che gli accade. Ma come chi sostiene che ognuno è responsabile di tutto ciò che fa. Dunque se una persona si comporta in maniera esemplare è giusto che la società gli riconosca ciò (ad esempio un gran lavoratore, un bravo imprenditore devono poter guadagnare quanto meritano). Ma se qualcuno non rispetta le persone e le cose che gli stanno attorno allora dovrà essere punito (in maniera proporzionale al danno causato). Questa è responsabilità civile. Non bisogna però scadere nel dire che tutto ciò che ci accade è merito o colpa nostra. Infatti è chiaro che chi nasce in condizioni disagiate, senza la possibilità reale di studiare e di vivere in una società virtuosa, difficilmente potrà essere un grande dirigente d’azienda. Ciò non toglie che debba comunque rispettare le leggi e lavorare onestamente, come tutti del resto.
Questa è la responsabilità cui una moderna sinistra liberale dovrebbe fare riferimento.
mercoledì 24 giugno 2009
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