Molti italiani sono spaventati dall'immigrazione e dall'Islam, spesso più per colpa delle esagerazioni e delle
generalizzazioni di certi media che per i dati reali. In questi ultimi anni l'Islam è assurto all'onore delle
cronache non certo per i grandi sviluppi scientifici e matematici che caratterizzarono i suoi inizi, bensì per
atti di terrorismo, intolleranza, oscurantismo, ignoranza, razzismo, violenza.
E chiaramente, i nostri liberaloni italiani, nel nome di una millenaria storia di civiltà, rimproverano tutto ciò ai musulmani.
Spesso però, questi liberaloni dimenticano che noi italiani siamo i primi a non rispettare le nostre stesse leggi, dunque mi chiedo con quale credibilità chiediami ai nostri ospiti di rispettarle prima ancora di entrare in Italia.
Gli italiani in questi ultimi tempi si sono dimostrati altrettanto intolleranti, omofobi e culturalmente chiusi
verso le diversità. Recentemente una ragazza è stata uccisa dal padre poichè questi non vedeva di buon occhio il fidanzamento di lei con un italiano. Ma solo qualche giorno prima una madre ha ammazzato il figlio poichè questi era omosessuale. Che differenza c'è tra i due casi? Nessuna. Le analogie? Tantissime.
La prima di tutte è la motivazione religioso-culturale dei due delitti. Molti nostri media si spacciano per moderati e liberali, mentre in realtà fanno una propaganda sinistramente (o meglio, destramente) integralista e fondamentalista in ambito religioso. In questo sono ben appoggiati da certi politici e da tutti i prelati che continuamente presenziano in TV.
Questa religione così dogmatica e integralista non ha mai portato altro che ignoranza, servilismo, sottomissione e intolleranza nei confronti nei diversi.
Anche il cristianesimo non si distingue per le sole opere pie. A me fa francamente orrore sapere che vi sono dei missionari che preferiscono curare le anime dei malati piuttosto che i loro copri matroriati e sofferenti.
Non mi piace nemmeno che alcuni di questi missionari vadano nei paesi poveri, in particolare in Africa, per
indottrinare le popolazioni locali col cristianesimo, magnificando il valore della preghiera e negando quello
di medicine e profilattici, garantendo loro che la sofferenza è solo un modo per elevare l'anima più vicina
a Dio. E' bontà questa o è pretesa ideologica e dogmatica, condita da interessi economico-politici?
E così come l'islam e il cristianesimo non sono il contenitore di autentica libertà, buoni valori e pura bontà che vorrebbero far credere alla gente non lo è nessun'altra religione.
Ognuna ha i suoi aspetti positivi e negativi, ma sopratutto ognuna è condizionata dall'uomo, che così come le ha inventate così le sviluppa lungo i secoli.
Non vedo dunque come si possa basare la cultura e leggi di uno Stato sui dogmi e sui valori di una religione
qualsiasi. Io penso che un paese moderno si debba basare sull'illuminismo e sulla ragione dell'uomo.
Solo grazie a queste culture liberali il cristianesimo si è ammorbidito (controvoglia). E non, come va a dire
qualche sommo sacerdote di bianco vestito in diretta dalla Tv pubblica, che è il cristianesimo che ha dato luce alla libertà e all'illuminismo.
Dunque, se certi leghisti e certi fascisti ritengono che ci sia da difendere la cultura cristiana dall'invasione
islamica io rispondo che, ammesso e non concesso che valga la pena difendere il cristianesimo, questa difesa non va certo fatta con dell'altro integralismo, questa volta di stampo cristiano-cattolico, ma con la libertà, la tolleranza, la ragione, la scienza, la democrazia.
Sempre che l'obiettivo di questi leghisti e di questi fascisti sia garantire i diritti e la libertà di ogni
individuo (magari anche di un "negro" che "se ne sta a casa sua in Africa"). Ma dubito che questa gente abbia certi obiettivi. Temo che l'obiettivo di fascisti e leghisti sia solo quello di instaurare un nuovo regime
teocratico, esattamente uguale e contrario rispetto a quello dei temutissimi turchi.
Nessun commento:
Posta un commento