mercoledì 16 settembre 2009

Protagonisti unici

Tra ieri e oggi i giornali e i partiti di sinistra non hanno fatto altro che ricordare che, oltre alle 200 fortunate famiglie di Onna che da ieri hanno di nuovo un tetto sopra la testa ve ne sono moltissime altre che non ce l’hanno ancora e per chissà quanto tempo. Francamente ho trovato un po’ esagerate le polemiche sotto questo punto di vista, principalmente per due motivi. Non perché queste osservazioni non siano giuste o non vadano fatte, bensì perché così sembra che la sinistra non sia contenta per quelle 200 famiglie. Certo, poche, ma sempre meglio di niente. In questo modo dunque la sinistra da un’immagina antipatica e più fuori dalla realtà di quello che è.
Anch’io sono dell’opinione che, in questo evento, quello fuori dalla realtà sia Berlusconi, non c’è dubbio, ma con queste polemiche, secondo me esagerate, pare che sia la sinistra ad essere fuori dalla realtà. E dunque così si rende antipatica agli occhi dei cittadini.
Le inchieste sullo stato dei lavori nelle altre zone dell’Abruzzo vanno certamente fatte, ma io avrei aspettato qualche giorno o qualche settimana.
Era anche giusto criticare la disgustosa e inutile celebrazione di Berlusconi, il quale non ha alcun merito per la costruzione di quelle abitazioni, ma tutto va fatto con la giusta proporzione. In fondo siamo davvero sicuri che Berlusconi sia il problema principale in questo momento. O che sia la preoccupazione principale per i cittadini?
La magistratura calabrese è tornata protagonista (o almeno, meriterebbe di esserlo) con l’inchiesta riguardante le navi piena di scorie radioattive affondate. Inchiesta che sembrerebbero avere importanti risvolti internazionali, in Somalia precisamente. Alcuni sospettano che sia proprio per questa faccenda che Ilaria Alpi venne uccisa. Un pentito infatti ha espresso il dubbio che la povera giornalista abbia visto troppo e che per questo abbia pagato con la vita.
Ora, non è forse questo un caso di cronaca infinitamente più importante dei commenti riguardanti il cattivo gusto berlusconiano?
In questi giorni chi non ha molto tempo per leggere i giornali e per guardarsi tutti i TG o per spulciare le informazioni su internet ha sentito parlare solamente della polemica tra Fini, Feltri e Berlusconi, oppure della celebrazione berlusconiana che, manco a dirlo, ha mandato su tutte le furie la sinistra.
Concordo che 200 case sono ancora poche, ma affermo che sono comunque meglio di niente. Concordo che il fatto di aver spostato Matrix e Ballarò va in tutt’altra direzione di quelle auspicate dai principi del libero mercato e della libera informazione, ma sono certo i casi più gravi in questo senso, nemmeno se ripensiamo all’ultimo anno.
Se l’informazione facesse davvero informazione (compresi i tanto celebrati-odiati TG3 e La Repubblica) si interesserebbero magari sul perché Berlusconi ha attaccato i pm di Palermo e Milano, su cosa ci potrebbe essere dietro le confessioni di Ciancimino e Spatuzza, facendo magari chiarezza sul caso Dell’Utri. O per capire cosa vi fu dietro alle stragi del 1993 a Roma, Firenze e Milano, stragi che non sono mai state chiarite del tutto.
Se l’informazione facesse il suo dovere non si limiterebbe a 5 TG che cantano una canzone e a un TG che la canta al contrario (ma pur sempre la stessa canzone è), ma chiarirebbe che differenza c’è tra crisi economico-finanziaria e crisi del lavoro, di produzione. Racconterebbe a quelle famiglie che con la crisi ci hanno guadagnato che c’è molta gente che invece rischia la casa, il lavoro, la fame. E che il problema dell’occupazione sarà fondamentale nei prossimi mesi. Farebbero magari anche un confronto su ciò che è cambiato rispetto a un anno fa a livello di ripartizione internazionale dei consumi e delle produzioni, sullo spostamento della ricchezza e soprattutto sui cambiamenti legislativi (poco più che nulli) adottati dopo le grandi promesse di Londra.
Io penso che ci debba essere spazio per le beghe politiche, soprattutto se esse sono importanti come lo è quella tra Fini e Berlusconi, ma penso che tutto debba avere il proprio spazio. Che senso ha chiedere a Franceschini il suo parere sulla crisi del PdL? Non ha abbastanza da pensare per i problemi di casa sua?
Tutto deve avere il proprio spazio in base alla propria importanza. E io penso che vi siano temi in campo economico, giudiziario e anche a livello di laicità della legislazione (testamento biologico, pillola RU486) che, se spiegati bene, attrarrebbero maggiormente l’attenzione della gente e favorirebbero una maggior presa di coscienza dei problemi del paese.
Ascoltare solo i litigi politici interessa giustamente poco e non dà nulla in più al cittadino in quanto a informazione.
Tutto questo non servirebbe neanche dirlo se vi fosse un’informazione libera, ma a quanto pare essa libera non è. Essa è controllata tutta da Berlusconi, dal PdL e dal PD, i quali chiaramente mantengono alta l’attenzione su di loro. Ecco dunque perché noi non abbiamo un’informazione libera, alla faccia delle dichiarazioni ottimistiche e negazionistiche di Berlusconi. Dovremmo pretendere di più, per noi stessi.

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