martedì 22 settembre 2009

La speranza di una nuova sinistra.

L'Italia sta vivendo un periodo storico-politico molto difficile, rappresentato da una classe politica allergica alla libera stampa e da una stampa allergica a notizie davvero importanti che mettano in difficoltà una classe politica corrotta e scorretta (a meno che la querelle sulle puttane sia una notizia davvero importante per il sistema paese).
Abbiamo una destra che, a parte il gruppo dei finiani, ma solo in parte, sono senza alcuna idea che non corrisponda al volere del padrone, Silvio Berlusconi.
Abbiamo una sinistra che non è mai stata abituata a fare opposizione, ma che ha sempre avuto l'istinto di trovare l'accordo con la maggioranza, ieri la DC, oggi il PdL. Per quanto attaccabile fossero le maggioranze le sinistre hanno sempre lasciato perdere per accordarsi su qualche altro contentino.
Io mi chiedo come facciano ancora gli italiani a votare questa gente. Passi per chi è fan di Berlusconi, capiamo che molti hanno interessi a votare per lui, o sono da lui ben rappresentati, e mi sta anche relativamente bene.
Ma la gente di sinistra, come può essere rappresentata dal PD? O da S&L che più o meno è la stessa cosa? O, ancor peggio, per i comunisti mai pentiti?
Ecco, io penso che ci sia un gran bisogno di una sinistra diversa, non per salvare il paese, ma per dare rappresentanza a coloro che si sentono di sinistra e che non sono rappresentate da nessuno. Gente che si trova costretta a scegliere tra il PD che ho prima descritto, tra i comunisti mai pentiti e tra un Di Pietro che più populista non si può.
Scommetto che c'è molta gente che vuole una sinistra diversa, non più succube e schiava del potere, ma dalla parte del cittadino e del paese. Una sinistra non più clericale e schiava della Chiesa, ma rispettosa di ogni credo, compreso il non credo, e dunque garante di uno Stato davvero laico. Una sinistra legalitaria e non timida quando c'è da contrastare la mafia e l'economia mafiosa, fatta di lavoro nero, droga, corruzione, abusivismo.
Una sinistra che sappia ascoltare sia i bisogni degli imprenditori che quelli dei lavoratori, una sinistra che esca dall'irrefrenabile bisogno di aumentare le tasse e che pensi anche a ridurre gli sprechi (e questo lo dico non per ripetere la propaganda berlusconiana, ma perchè penso ci sia davvero bisogno di ridurre gli sprechi, anche se in maniera razionale e giusta, e non contro l'interesse pubblico come fa oggi la maggioranza).
Scommetto che c'è molta gente che appoggerebbe una sinistra più coraggiosa, finalmente staccata dai vecchi leader discendenti da PCI e DC che stanno rovinando questo paese alla pari di quanto sta facendo Berlusconi.
Ma sono anche sempre più convinto che serva una sinistra che viene dal popolo, dal basso, dagli onesti militanti anche di PD, IdV, S&L, Radicali, Socialisti e quant'altro. Insomma, spetta al popolo della sinistra riunirsi e formare un partito di sinistra che lotti non per gli interessi di una classe sociale o di certe lobby, ma per l'interesse di tutto il paese.
Ce la faremo mai?

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi