martedì 8 settembre 2009

Questo è il berlusconismo, bellezza.

Berlusconi continua a sparare indecenze a mezzo stampa senza alcun freno inibitore. Oggi ha dichiarato che i pm non dovrebbero più occuparsi di avvenimenti accaduti negli anni 1992, 1993, 1994 (ovvero gli anni in cui cadde la prima repubblica, in cui vi furono le stragi di mafia, in cui lui pose le basi per entrare in politica, in cui sono nascosti insomma tanti misteri italiani quanti ce ne sono negli interi anni '70).
Poi ha detto che la crisi sta finendo, grazie alla gente come lui (mentre invece è proprio a causa della gente come lui che la crisi è nata e ha prosperato come non mai. Egli è tutt'ora un sostenitore della politica neo-liberista della scuola di Chicago, ovvero una politica economica che ha dei difetti talmente grandi che solo chi è in cattiva fede non può scorgere).
Ha poi confermato che sentire un opinione diversa dalla sua non fa per lui, infatti ha dichiarato che ha dato mandato ai suoi servi di trovargli dei portavoce europei di destra con cui dialogare. Per la serie "ho sempre e solo ragione io."
Riguardo all'inchiesta barese ha gongolato felice di "non essere il solo a prenderle", dimenticando per un attimo il solito indecente garantismo pro-criminali che lo ha sempre contraddistinto. Da notare che, secondo lui, non sono i politici-criminali a compiere reati ma sono i giudici a bastonarli ingiustamente. Infatti è noto a tutti che la corruzione è dovuta ROM.
Non ancora soddisfatto ha persino dato una spiegazione illuminata del perchè gli italiani lo adorano. Non certo perchè da 25 anni la TV impone un modello di società che poi lui, guarda caso, ha proposto agli italiani, ma perchè lui è un imprenditore e dunque non ha bisogno di rubare. Infatti, come si diceva poc'anzi, la corruzione, la concorrenza sleale, l'interesse privato in atto pubblico, la frode fiscale non sono reati che lo hanno mai sfiorato, in quanto importanti dai temibili ROM. Inoltre le voci che dicono che da quando è sceso in politica ha aumentato di decine di volte i propri redditi, salvando le sue aziende dalla bancarotta e se stesso dall'ergastolo sono dicerie messe in giro dai "cattocomunisti", una specie che si credeva in via di estinzione dal 1989 e che invece scopriamo essere affamata di prelibati bocconi di Berlusconi.
L'Imperator ha inoltre accennato a dei non meglio precisati piani di questi cattocomunisti. Mi chiedo quali piani essi abbiano in serbo, parrebbero dei piani eversivi, tipo quelli della P2 a cui lui era iscritto o simili a quelli di Ordine Nuovo o altre organizzazioni di destra (cattonaziste?), ma non se ne sa nulla. Mi auguro che questi cattocomunisti si facciano avanti con delle dichiarazioni, altrimenti è bene che l'Imperator si diriga dai magistrati per denunciare questo tentativo di golpe da parte di questi cattocomunisti.
Ho lasciato per ultime le dichiarazioni sulla libertà di stampa, in quanto questo è certamente l'argomento del momento. L'Imperator ha solennemente annunciato agli italiani che non c'è alcuna dittatura, infatti egli deve ancora far chiudere i giornali. Se fossi maligno direi che gli esposti contro Repubblica e l'Unità sono proprio in questa direzione, ma non sono maligno e penso solamente che Berlusconi è molto furbo e gli basta delegittimare questi giornali con le sue tv e il gioco è fatto.
L'informazione oggi infatti si fa grazie alla tv e i giornali sono ormai letti da pochi intimi. E in tv la censura e la chiusura dei programmi è iniziata da molto tempo, prima col trio Biagi, Luttazzi, Santoro, oggi ancora con Santoro, con Travaglio, con Gabanelli e forse anche con Dandini, Fazio e Littizzetto.
Secondo qualcuno tutte queste situazioni sono normalissime in una democrazia, ma a me non pare proprio che sia molto liberale impedire di lavorare a chi non è protetto da un partito o a chi è di una'area politica diversa anche se privo dell'ufficialità della tessera.
In Europa c'è la proposta di aprire un'indagine sulla nostra situazione riguardo a questo argomento, del resto siamo l'unico paese dell'europa occidentale ad avere il "semaforo giallo" riguardo alla libertà di informazione. E non siamo certo gli unici ad avere avuto regimi totalitari, anzi. Dunque il problema è un altro ed è presente, attuale e importante.
In Italia vi è un grave problema di libertà ed è necessario che qualcuno lo denunci. Questo compito spetterebbe all'opposizione, se ve ne fosse una, purtroppo però le uniche cose che questi sanno dire è "stiamo tornando al fascismo", senza accorgersi che invece il fascismo non centra nulla. Questo è il berlusconismo, ed è ben diverso.

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