mercoledì 9 settembre 2009

Recensioni: Evasori - Roberto Ippolito

Forse non tutti sanno che i soldi non versati in Italia al Fisco corrispondono a 7 punti percentuali del Prodotto interno lordo. Se tutti gli evasori pagassero le tasse, infatti, gli italiani avrebbero in tasca 100 miliardi di euro in più all'anno, circa 8 miliardi e mezzo al mese. Ma, soprattutto, non tutti conoscono l'inesauribile fantasia creativa di chi froda il fisco: esiste un paese, Antartictland, paradiso fiscale virtuale per chi non vuole pagare le tasse, fondato nel cuore del polo Sud, con tanto di bandiera e moneta; si è arrivati ad allegare materassi ai giornali per sfruttare il favorevole regime fiscale concesso all'editoria; il settore delle pompe funebri tocca livelli record di evasione tanto che si dovrebbe dedurre che al Nord un morto su due si sotterra con le proprie mani mentre al Sud si sale a due su tre. Tragedia e commedia, dunque. Un campionario surreale di giochi di prestigio e trucchi diffusi in tutta Italia, regione per regione, nessuno escluso, privati, sia famosi che sconosciuti, e aziende, sia piccole che grandi. La prima inchiesta puntuale, rigorosa, documentata, che racconta un malcostume talmente diffuso da non essere neppure più percepito. Anzi, che sembra perfino legittimato.

2 commenti:

  1. questa estate mi è capitato di discutere con un pensionato, ex dirigente alitalia, che giustificava e ammirava gli evasori fiscali rammaricandosi di non poterlo fare anche lui.
    il motivo di tanta ammirazione sta nel fatto che il peso del fisco è eccessivo e quindi chi evade fa bene.
    a nulla sono valse le mie parole, non ha voluto assolutamente capire che se il fisco è pesante lo si deve all'evasione.

    ma da uno che ammira berlusconi e le sue malefatte cosa ci si può aspettare?

    il problema è che, purtroppo, quasi tutti gli italiani la pensano così.

    GI.O.VE.

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  2. Si questo pensiero è assai diffuso. Un giorno andai a un incontro con l'ex magistrato Gherardo Colombo e una signora fece le stesse osservazioni del pensionato con cui hai discusso tu. Colombo sosteneva che se vogliamo un paese migliore dobbiamo cominciare noi stessi a essere migliori e non solo aspettare che lo Stato o il governo ce lo impongano, dunque dovremmo anche iniziare a chiedere lo scontrino. La signora chiaramente non era d'accordo, ma non riusciva a trovare un argomento logico per controbattere Colombo. A meno che il non voler ricorrere all'egoismo di non voler pagare le tasse, che alla fine è il vero e incoffessabile motivo.

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