Crack
Come siamo arrivati al collasso del mercato e cosa ci riserva il futuro
Autore: Charles R. Morris
Prezzo: € 17,50
Com'è possibile che il disastro concentrato in un settore dei mutui, gli ormai famigerati subprime loans, abbia congelato il mercato del credito, provocato il fallimento di storici istituti bancari e portato il mercato sull'orlo di un collasso finanziario senza che nessuno degli operatori sia intervenuto?
Eppure i moniti e le grida di allarme da parte degli osservatori all'inizio del 2007 non sono mancati. Tra coloro che avevano previsto il disastro c'è l'avvocato ed ex banchiere Charles Morris, che in questo libro descrive come la nascita della cosiddetta "finanza strutturata", l'assenza di regole, il grande successo del mercato dei derivati e, infine, l'importanza crescente della matematica finanziaria nel trading abbiano contribuito ad alimentare la bolla creditizia la cui implosione sta creando danni incalcolabili. Ciò che rende unica questa crisi, sottolinea Morris, è che "l'innovazione finanziaria" ha permesso di convertire istantaneamente la bolla dei mutui ipotecari in una fonte di finanziamento per la spesa dei consumatori, raddoppiando in questo modo l'ammontare del debito.
Oggi il valore degli asset è di gran lunga inferiore alla piramide di debiti che è stata costruita sulla loro base e questo genera un problema di solvibilità, non di liquidità. Inondando il sistema con sempre più credito le istituzioni pubbliche rischiano di peggiorare la situazione.
Tuttavia, la degenerazione dell'innovazione finanziaria non può da sola spiegare la grave crisi che stiamo vivendo. Le cause profonde vanno ricercate nelle politiche perseguite dagli Stati Uniti e nelle ideologie che le hanno ispirate: "Stiamo assistendo agli ultimi giorni di un altro ciclo politico-ideologico durato venticinque anni: il rantolo del capitalismo finanziario selvaggio propagandato dalla Scuola di Chicago".
Questo sistema finanziario ipertrofico, conclude Morris, deve fare una drastica cura dimagrante e ritornare a vendere beni e servizi reali. Affinchè ciò accada, però, è necessario un periodo di recessione: prima lo affronteremo, meglio sarà.
«Un libro provocatorio che ricostruisce storicamente le dinamiche del mercato fino al suo collasso e la colpa miope dei suoi operatori».
«THE ECONOMIST»
«Charles Morris ci offre una diagnosi dettagliata e inesorabile della crisi finanziaria».
«THE NEW YORK TIMES»
«Un libro agile e brillante. Pochi scrittori sono in grado di rendere comprensibili e perfino affascinanti i dilemmi della finanza».
«THE NEW YORK TIMES BOOK REVIEW»
«II racconto straordinario e drammatico dell'orrore in cui è sprofondato il mercato del credito. Perché è così marcio, come ci siamo arrivati e perché ci vorrà molto tempo per uscirne».
«THE WALL STREET JOURNAL»
«Gli interventi della Federai Reserve per fronteggiare la crisi non servono che a rinviare il momento della verità, quello in cui qualcuno pagherà di tasca propria».
«HERALD TRIBUNE»
martedì 7 luglio 2009
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